lunedì 8 settembre 2014

Napoletanicidio?

Nessuno dovrebbe morire per un colpo di pistola, né bello né brutto, né giovane né vecchio, né veneto né napoletano. Senza se e senza ma, come si dice. 

Ogni tanto tuttavia qualche colpo parte, e qualcuno muore. Ovunque sia successo inevitabilmente la gente che conosceva il morto si è incazzata con chi ha sparato, con la persona che ha sparato. Soprattutto se è un membro di una forza dell'ordine, chè con la n'drangheta o la camorra i lamenti sono un po' più contenuti, anche in caso di evidente errore di persona o di uso d'arma.

Mi pare però che per Ciro e Davide (peraltro nessuno dei due stava passeggiando sorbendo un gelato coi genitori) la rabbia salga a livello strutturale: sono i carabimìnieri, è la polizia, è lo stato. E si manifesta, si assaltano le auto in blu e rosso, si urla in televisione che la camorra è meglio dello stato perchè non uccide i ragazzi (?). 
Succede così a Napoli e dintorni, non a Bari, a Parma, a Pescara o a Cuneo, dove peraltro anche lì i parenti non mi risultano certo contenti, quando ci scappa il morto.

Conosco e sono amico di un sacco di napoletani corretti, gentili, galantuomini; sono un grande fan di Bellavista; allora mi domando: perchè queste reazioni  succedono quasi sempre a Napoli?
Magari c'è una ragione, un accanimento geografico: che dopo l'inserimento nel codice della fattispecie penale del femminicidio fosse d'uopo configurare magari anche quella del napoletanicidio?

Nessun commento:

Posta un commento