giovedì 11 settembre 2014

FunerApplausi



Mi è venuto in mente un Haiku, un po’ ardito forse, ma tecnicamente corretto : 

passa la bara / 
il pubblico applaude / 
gran bella morte?

5/7/5 sillabe rigorosamente connesse a un’emozione, come pretendono i maestri giapponesi di ieri e di oggi.

Mi è venuto in mente vedendo immagini di funerali vari, in cui ormai tutti applaudono.
Ora, se si tratta di un divo dello spettacolo o dello sport magari lo capisco, è il tipico omaggio che si pensa potrebbero gradire tali personaggi, anche una volta trapassati.

Ma se a essere morta è una ragioniera  vittima di un incidente stradale, un muratore caduto dal quinto piano, un passante accoltellato senza vera ragione da un fuori di testa, cosa c’è da applaudire? Sono morti bene? L’applauso sottolinea un’abilità, il riconoscere un qualcosa di superiore alla media, un apprezzamento, in ogni caso. 
Cos’è che i plaudenti apprezzano in quel funerale?

Il silenzio è rispetto, é considerazione, è meditazione, è ricordo, è connessione con chi c’è e con chi non c’è più: riposi in pace si dice, si diceva. 
Oggi mi pare di non poter fare in pace nemmeno quello, mi sembra si viva nel casino anche dopo morti. 

Eh, ma quanto sono pirla. E probabilmente vecchio.

1 commento:

  1. Ciao MAD,
    sento di dover esprimere la mia opinione, diversa dalla tua.
    L'applauso è sì il riconoscimento di qualcosa fatto bene, certamente un apprezzamento.
    Io però nell'applauso ci vedo anche un "GRAZIE".
    Grazie per quello che quella persona ha fatto, ha rappresentato per noi.
    E in questo senso l'applauso al funerale è l'ultimo saluto e ringraziamento.
    Stefania

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