Oggi mi sento un pirla profondamente depresso, sulla base di tre pensieri.
Primo, pensando alle
tiepide proteste del mondo mussulmano a fronte dell’attacco parigino, e considerando
che invece pochi giorni dopo, per la prima pagina di Charlie con inevitabile
Maometto si sono scatenate in tutto il mondo islamico manifestazioni di piazza
ultra violente con chiese e bandiere bruciate, ho pensato: evidentemente per loro vale più un
principio di diritto religioso che non la vita di esseri umani.
Secondo, ho poi riflettuto che la catena umana di primi
ministri (cosa a detta di tutti mai vista prima) si è allacciata non, ad
esempio, per le vite di 2000 esseri viventi massacrati da Boko Haram, ma per
ribadire la libertà di espressione.
Ho pensato: evidentemente per noi vale più un principio di diritto laico che non
la vita di esseri umani.
Terzo, mi sa che gli umani non sono capaci di
confrontarsi sulle questioni di principio, non
sanno rispettare quelli degli altri salvaguardando le diverse identità.
E allora sono cavoli amari: perché, contrariamente a quanto
si sblatera, mentre il denaro può essere condiviso, distribuito, negoziato, i
principi non hanno spazio di negoziazione, possono solo essere riconosciuti e rispettati.
Mi sa che l’umanità va finire male, in modo direi proprio da
pirla.
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