giovedì 9 ottobre 2014

E COPIAMOLI 'STI BRONZI



Oggi mi sento pirla artistico. 

Quanti sono quelli che passando  in piazza della Signoria a Firenze ammirano  la famosa statua del David di Michelangelo posta in risalto davanti a Palazzo Vecchio senza porsi il problema della sminuizione subita dal sapere che l’originale sta nella Galleria dell’ Accademia (per i pochi che lo sanno)?
 
Quanti si sentono fraudolentemente ingannati nell’apprendere che gli splendidi cavalli di San Marco sul terrazzo della basilica Veneziana sono in realtà copie identiche di quelli conservati, per giuste ragioni conservatoristiche,  all’interno del Museo della basilica stessa (i pochi che lo sanno)?

Passando da Firenze e Venezia non ho percepito ondate di disgusto per l’esposizione di queste copie, né le città d’arte si sentono minimamente sminuite per questo: le copie sono perfette tanto quanto le moderne tecnologie permettono, i capolavori originali sono salvi, mi risulta che tutti siano contenti.

Tutti tutti proprio no, visto che da tempo si solleva un gran casino a proposito dell’esposizione impedita dei Bronzi di Riace al futuro Expo 2015. Chi sostiene che lo spostamento costerebbe troppo in rischi artistici e assicurazioni, chi si dice certo che qualsiasi coreano in visita a Milano in quei giorni sobbalzerebbe di indignazione nello scoprire che i famosi piselli esposti e quanto vi sta dietro non sono originali.

Io che sono pirla ho pensato: ma se sotto le copie esposte di questi o altri capolavori si mettesse un QR code,  fotografando il quale si potesse avere uno sconto del 50% per viaggio e soggiorno a Reggio Calabria alla volta degli originali, non si risolverebbe il problema, magari incrementando pure l’economia calabrese?


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