Sono abbastanza anziano da ricordare un mondo in cu Gary
Cooper, che si capiva che era buono, uccideva i cattivi, che si capiva che
erano cattivi, e il mondo poi era
migliore.
Un mondo in cui sapevi che i buoni erano gli ammericani e i cattivi
i nazi, i buoni erano le parrocchie e i cattivi gli spacciatori, i buoni erano
i diccì e i cattivi i piccì (o viceversa), i buoni i carabinieri e i cattivi i
rapinatori.
Oggi vedo un mondo in cui abbatti un tiranno con le armi e non
trovi per sostituirlo uno meno corrotto
di lui, pensi di eliminare una dittatura aiutando la resistenza e scopri che questa
usa i tuoi soldi contro di te sparandoti al bar sotto casa, celebri la shoah (e
allora le foibe? come diceva la Guzzantina) condannando i cattivi tedeschi che
mangiavano e bevevano sapendo, mentre prendi un aperitivo davanti al mare che
ti separa in quelle stesse ore da una pulizia etnica che conosci benissimo. Ti lamenti
che ti facciano vedere in tv i bambini siriani annegati mentre stai cenando e
paghi per farli sterminare in campi di concentramento da altri purché non te li
facciano vedere. Ti sconvolgi per gli sgozzati di coltello e resti indifferente
per i decapitati da schegge di bombe intelligenti. Fai l’integralista in
alimentazione bio non violenta e non fai nemmeno un SMS per aiutare chi muore
di fame in Somalia. Con la scusa, che poi è vero, che le organizzazioni si
pappano tutto e se anche passano aiuti poi se li pappano i boss locali. Ogni irruzione
della finanza in qualsivoglia ente, fosse pure la bocciofila di quartiere,
scopre almeno cinque burocrati/politici corrotti.
E quel che è peggio, secondo questo povero pirla, è che ai
tempi di Ghericuper c‘erano Andreotti e Berlinguer, Adenauer e Kennedy,
Einstain e Gandhi, che davano almeno l’idea di immaginare un mondo futuro più
accettabile per loro e quindi anche per noi.
Adesso se penso al futuro dei miei
nipoti affidato a Renzi e Brunetta, a Trump e a Hollande, a Gates e Jobs mi
viene da consigliare ai miei figli di non farli. Non perché i sopra citati politici e pensatori siano di per sé più
cattivi dei politici e pensatori degli anni cinquanta, ma perché mi sa tanto che non hanno idea,
nemmeno in chiave di ritorno egoistico loro, di come pensare –non dico
costruire- un futuro accettabile per i loro nipoti.
E credo di dover chiedero loro scusa (ai nipoti) per il mondo che abbiamo combinato.