lunedì 19 gennaio 2015

MONDO CANE (come titolava un vecchio film)



Oggi mi sento un pirla profondamente depresso, sulla base di tre pensieri.

Primo, pensando  alle tiepide proteste del mondo mussulmano a fronte dell’attacco parigino, e considerando che invece pochi giorni dopo, per la prima pagina di Charlie con inevitabile Maometto si sono scatenate in tutto il mondo islamico manifestazioni di piazza ultra violente con chiese e bandiere bruciate, ho pensato: evidentemente per loro vale più un principio di diritto religioso che non la vita di esseri umani.

Secondo, ho poi riflettuto che la catena umana di primi ministri (cosa a detta di tutti mai vista prima) si è allacciata non, ad esempio, per le vite di 2000 esseri viventi massacrati da Boko Haram, ma per ribadire la libertà di espressione.
Ho pensato: evidentemente per  noi  vale più un principio di diritto laico che non la vita di esseri umani.

Terzo, mi sa che gli umani non sono capaci di confrontarsi sulle questioni di principio, non  sanno rispettare quelli degli altri salvaguardando le diverse identità.
E allora sono cavoli amari: perché, contrariamente a quanto si sblatera, mentre il denaro può essere condiviso, distribuito, negoziato, i principi non hanno spazio di negoziazione, possono solo essere riconosciuti  e rispettati. 

Mi sa che l’umanità  va finire male, in modo direi proprio da pirla.